In questo progetto, la committenza aveva delle richieste ben chiare, due punti fondamentali da tenere sempre a mente nella progettazione, ovvero: realizzare un ambiente caldo, con uno stile rustico-moderno, che si rifacesse ad uno chalet di montagna, e l’altro punto fermo era recuperare travi da cantiere (di un genitore che aveva un’impresa edile, e quindi con un valore affettivo molto alto) per la maggior parte della realizzazione dell’arredo.
Un progetto partito dalla suddivisione degli ambienti, alla scelta dei rivestimenti e continuato con la progettazione minuziosa di ogni particolare dell’ambiente.
Un soffitto molto alto che ci ha permesso di rivestire con travi e ponti dove poi alloggiare l’illuminazione, una parete boiserie illuminata da led, completamente rivestita con travi da recupero minuziosamente sabbiate e verniciate.
La divisione verticale dei due ambienti è stata realizzata con delle travi rotanti che permettono al cliente di chiudere completamente l’ambiente o ruotarle lasciando una quinta vedo-non vedo.
La cucina si sviluppa ad “U” realizzata in tranciato di rovere spaccato e anticato con dettagli neri, quest’ultima si unisce ad un piano bar illuminato da una lampada anch’essa in rovere, ad una cappottiera molto capiente e illuminata nel suo interno, realizzata con le travi da recupero.
Anche il bagno segue lo stile di tutto il resto dell’ambiente, sanitari sospesi con accessori neri, ciotola in appoggio su un mensolone in rovere spaccato, rubinetteria e profili del box doccia rigorosamente neri.
Le porte a filo muro danno un tocco di estrema modernità.
Un progetto impegnativo ed alternativo che ha tirato fuori l’ingegno soprattutto da parte degli ebanisti (D’Ambruoso Arredamenti) che hanno contribuito alla realizzazione di questo fantastico progetto.